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ARM n. 160 |
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Prezzo:
€12.00
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MONOGRAFICO MANGIADISCHI 80 pagine
pag. 4 MANGIADISCHI
pag. 9 pag. 10
pag. 17
pag. 18
pag. 24 GALLERY
pag. 76
EDITORIALE ARM 160
“Un apostrofo rosa fra...” * C’è un complesso meccanismo che al termine di ogni calamità: conflitto bellico, catastrofe, pestilenza, pandemia… stimola in modo irrefrenabile la voglia dell’uomo di continuare a vivere (tornare a vivere). È un mistero inspiegabile. Ma incredibilmente vero. L’illusione che tutto possa tornare “come era prima” è un semplice gioco (una trappola psicologica) della nostalgia che incita l’uomo a recuperare ciò che è andato perduto. Ciò che conta è che comunque la vita continuerà. Stimola questa mia riflessione il numero monografico che sto per chiudere; dedicato a una serie di apparecchi che per il loro genere, sicuramente sorprenderà molti dei collezionisti di consolidata tradizione. Forse qualcuno sarà portato a pensare che siamo fuori tema rispetto alla nostra vocazione. Vorrei però, che questa nostra digressione venisse considerata come “un’apostrofo rosa fra...” noi e le nostre collezioni. Questo numero vuole essere un invito a riportare la memoria in un passato prossimo. Siamo alla fine degli anni ‘50 del secolo scorso, anni contrassegnati dalla voglia di lasciarsi decisamente alle spalle i pensieri della guerra e cambiare definitivamente pagina. Portato a termine il piano Marshall, l’avvio del boom economico sprigiona, in particolare nei giovani, la voglia di sognare, di divertirsi. Anche allora come oggi siamo all’alba di una nuova era. Di questo voglio parlare con voi. Di un’epoca che ha segnato il nostro immaginario in modo indelebile e che ancora oggi fa sognare milioni di persone influenzando la cultura dei nostri giorni. Pensiamo agli anni ’50 e davanti agli occhi compaiono: il “maggiolino” Volkswagen, la Cadillac Eldorado, oppure la Mercedes 300SL detta anche “ali di gabbiano”, ma anche la prima minicar targata BMW ovvero la Isetta. Rivediamo la moda dei rockabilly, del bon ton e delle pin up. La musica in quegli anni rappresenta la vera “rivoluzione in note”, una colonna sonora intramontabile. Con gli anni ’50 la radio è ormai entrata in tutte le case assieme al giradischi (in forma di fono valigia). La musica spopola fra i giovani e nuove sonorità vanno a riempire l’etere. Imperversa il 45 giri e quasi di conseguenza il “mangiadischi”, questo pratico e agevole strumento portatile capace di seguire gli appassionati in tutte le loro attività ludiche o professionali. S’inventano: il tempo libero, le gite fuori porta, le vacanze in spiaggia o in montagna… Questa è storia. Per ritornare alla riflessione di apertura, se è vero, come credo che lo sia, come è passato l’enorme cataclisma provocato dalla Seconda Guerra Mondiale che sconvolse il mondo lasciando dietro di sé milioni di morti e un esteso scenario di macerie, così, trascorsa la pandemia che tiene il mondo in tanta ambascia con tutto il suo strascico di negatività, la vita tornerà a fiorire. Non possiamo sapere come sarà e quali saranno gli assetti del nuovo mondo. Sicuramente saremo ancora noi, o meglio le nuove generazioni che dopo di noi, con le loro scelte e ideologie, oltre alle evoluzioni tecnologiche, le quali avranno un ruolo decisivo, a determinare il mondo che verrà. Per ciò che ci è dato, noi saremo degli attenti spettatori. Mosè Battocchio Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
* Edmond Rostand - Cyrano de Bergerac
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