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ARM n. 170
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ARM n. 170

Prezzo: €12.00




pag. 6
ONDEGGIANDO

La Radio in Italia nel secondo dopoguerra
I CONVEGNI DELLA CGE
di Marco Puccini

 

pag. 14
WATT RADIO MOD. CINEDINA
di Alessandro Battocchio

 

pag. 18
SUPERLA MOD. 547 & 1547


pag. 20
MAGNADYNE MOD. FM 7


pag. 24 
TACT DENKI MOD. TPR-61
World’s smallest transistor phonoradio


pag. 26   
RADIO PONTELLO MOD. ARDITA II


pag. 28
AUTORADIO ASTER MOD. 702-12
di Marco Puccini

 

pag. 32
TELEFUNKEN MODELLI 540 E 541
di Luca Posca

 

pag. 42   
NEL MONDO DI...
SCHERMI PER VALVOLE
di Antonio Maida

 

pag. 44   
RADIONATALE
di Mosè Battocchio

 

pag. 52   
FONOGRAFI E GRAMMOFONI
DECCA Nursery Portable Gramophone 
di Antonio Maida

 

pag. 54   
RADIOSCHEMARIO
PHILIPS MOD. 535 A

 

pag. 58   
RADIO COLOMBO MOD: FORMOSA


pag. 60    
RADIOCURIOSITÀ
GBC per Mulino Bianco Barilla
La radio del Mulino

 


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EDITORIALE ARM 170

Salviamo il Natale (e non solo).

Fedeli alle millenarie tradizioni, oltre che a una certa educazione rispettosa dei rapporti fondamentali del proprio ambiente culturale, come da trenta anni, in questo numero di ARM, che anticipa le celebrazioni natalizie, viene dedicato uno spazio allo scambio dei consueti auguri di pace e di serenità.

Due termini che dati gli attuali eventi potrebbero risultare anacronistici, se non addirittura ironici, non soltanto per le guerre e i contrasti sociali che tormentano il pianeta, ma per la consapevolezza, di quelli che, come io/noi, si trovano a transitare questo tempo di profondi cambiamenti. Rispolvero nella mente convinzioni antiche. Occorre comprendere, accettare e praticare una grande verità, che sta alla base della vita in tutte le sue manifestazioni: quella della unicità nella diversità.

Da tempo, i burocrati della lingua, costituiti in una commissione parlamentare europea, sono incaricati sulla definizione delle linee guida per mettere a punto “una comunicazione inclusiva”. La commissione è da tempo al lavoro per la definizione di un documento, attraverso il quale garantire il diritto di ogni persona a essere trattata in maniera uguale.

L’ossessione per l’inclusione finisce per negare a ognuno la possibilità di manifestare la propria diversità, trasformando il concetto di inclusione nella miopia della cancellazione. Le prime indicazioni della commissione stanno facendo discutere a causa delle proposte di introdurre il divieto dell’utilizzo di determinate parole e/o espressioni, quali ad esempio il termine Natale, i nomi cristiani come: Maria, Giuseppe, Giovanni…

Le proposte della commissione non si fermano ovviamente al Natale e alla penalizzazione nei confronti della religione cristiana, ma abbracciano a tutto tondo ogni ambito della società a fondamento culturale occidentale, si tratta, a mio avviso di “cancel culture” (cancellazione della cultura).

È stato detto: “Chi non sa da dove viene, non sa dove va, perché non sa dove si trova” che è come dire: “non si può essere attuali, gente del proprio tempo, se non si conosce il proprio passato”.

Le proposte della commissione europea, presentate in prima istanza, sono state respinte.

Si tratta di un piccolo, ma significativo passo per evitare (almeno per il momento) che l’Ue, in nome del politicamente corretto, cancelli le nostre tradizioni e la nostra identità culturale.

Si rende, perciò, indispensabile un impegno diffuso per un nuovo rinascimento capace di imprimere all’Europa, realmente unita, orgogliosa delle proprie radici e della propria identità a partire dalla celebrazione del Santo Natale.

Consapevoli dei cambiamenti che l’evoluzione socioculturale porta naturalmente con sé, a nome mio personale e di tutta la Redazione, auguro a tutti un lieto e sereno Natale, tradizionale simbolo di rinascita e di rinnovamento.

Mosè Battocchio

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