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ARM n. 180
ARM n. 181
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ARM n. 181

Prezzo: €12.00




NUMERO MONOGRAFICO

100 ANNI DI RADIODIFFUSIONE IN ITALIA

Prima Parte


a cura di Antique Radio Magazine
Progetto editoriale di Alessandro Battocchio
Testi di Daniele Raimondi

 

pag. 6

PRIMA DELL’U.R.I.


pag. 8

NASCE L’U.R.I.

 

pag. 11

La prima annunciatrice radiofonica

 

pag. 14

L’organo di stampa ufficiale

 

pag. 20

Il Giornale Radiofonico del fanciullo

 

pag. 23

Il Cantuccio dei bambini

 

pag. 26

L’abbonamento alle radioaudizioni

 

pag. 35

Commemorazioni filateliche

 

pag. 36

La S.I.P.R.A. Concessionaria per la pubblicità

 

pag. 38

NASCE L’E.I.A.R.

 

pag. 41

“Baffo di gatto”

 

pag. 42

Il Giornale Parlato

 

pag. 46

I Pionieri dell’E.I.A.R.

 

pag. 50

Concorso E.I.A.R. 1931

 

pag. 56

La parola di Dio

 

ARM

 

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EDITORIALE ARM 181

 

100 Anni di Radiodiffusione in Italia - Prima Parte

È l’occasione per ricordare un evento che per l’impatto storico, sociale, e per la rivoluzione culturale e tecnologica avvenuta di conseguenza, non può che essere celebrato con i più alti riconoscimenti che gli competono.

Il tempo, si sa, stende via via con lo scorrere dei lustri, come un velo di polvere che tende a opacizzare tutto. L’incalzare degli eventi tecnologici poi ci costringe a considerare il tutto con l’atteggiamento di chi si specializza a usare i più aggiornati ritrovamenti e archivia il passato affidando il compito ai collezionisti e ai musei di conservarne la memoria. Dal canto nostro, per lo più, ci si limita alla consapevolezza che premendo o ruotando un certo “bottone”, creiamo un impulso che mette in funzione una certa cosa, a volte a distanze anche notevoli. Un po’ alla volta dimentichiamo non soltanto la ricerca, la sperimentazione e lo sviluppo tecnologico che compiendo il semplice gesto (click) ci collega con realtà che non possiamo nemmeno immaginare, ma non ci si cura nemmeno di conoscere il nome e le vicende di colui che, con dedizione, condusse alla scoperta delle più sofisticate tecnologie che usiamo in tutti gli ambiti del nostro vivere quotidiano. In una recente indagine è stato chiesto a uno studente bolognese di circa 13/14 anni: “Chi è Guglielmo Marconi?”, questi dopo qualche attimo di riflessione, e giunto alla considerazione che a Bologna c’è l’aeroporto dedicato a “Guglielmo Marconi”, rispose: “Forse è stato un grande aviatore?”.

Se la storiella, vera o presunta che sia, può far sorridere, considerando però che il ragazzino è sicuramente, nei nostri confronti, un virtuoso del cellulare, oltre che a confermare quanto sopra, merita sicuramente una riflessione.

Ma torniamo alle celebrazioni che si sono accumulate nel corso di questo 2024 iniziato con i 70 anni di Televisione (03-01-1954, celebrati nel monografico di ARM n. 177), prosegue con i 150anni dalla nascita di Guglielmo Marconi (25-04-1874, vedi monografico di  ARM n. 179) e si concluderà con i 100anni di Radiodiffusione in Italia (06-10-1924) di cui la prima parte è quella che state sfogliando.

La trattazione dei 100 anni di radiodiffusione, argomento già in programma per le uscite di ARM nel corso del 2024, ha messo la Redazione dinnanzi al primo, e non di poco conto, dei numerosi dilemmi che ha dovuto risolvere: la vastità dell’argomento che ci si accingeva ad affrontare.

Negli anni, anniversari dedicati alla radiodiffusione, ne sono stati celebrati anche da noi stessi, come da altre realtà che della storia della radio si sono occupate non mancano di certo. Il nostro intento in questa occasione e come in altre è sempre quello di fornire ai nostri lettori una visione contestualizzata e al tempo stesso consona alla propensione culturale e collezionistica che interessa quanti ci seguono da molti anni.

Raccontare un percorso lungo 100 anni in un Paese attraversato da un periodo storico particolarmente complesso quale è il nostro: di recente unificazione, attraversato da due guerre mondiali, le quali ci hanno lasciato in eredità soltanto macerie e la drammatica necessità della ricostruzione. Mettiamo pure nel conto una dittatura durata un ventennio e un contesto mondiale in piena fase di trasformazione industriale tecnologica… insomma, l’argomento presenta un ampio spetro di svolgimento e la documentazione da consultare diventa cospicua.

Come al solito non ci siamo fatti sorprendere dalla complessità dell’impresa e unendo le forze disponibili, con il valido aiuto di Daniele Raimondi, meticoloso studioso e ricercatore sostenuto dal preciso riferimento documentale, abbiamo affrontato l’impresa. La soluzione alla quale siamo pervenuti è quella di dedicare al tema due interi numeri della rivista (ARM n. 181 settembre-ottobre 2024 e ARM n. 182 novembre-dicembre 2024) questo per dare spazio agli eventi e seguire il necessario rigore storico.

Ci proponiamo in questo modo di concludere l’anno delle celebrazioni marconiane nel solo modo in cui ci eravamo stabiliti, con una semplice differenza: invece di dedicare alle ricorrenze tre numeri monografici ne avremo ben quattro!

Riteniamo così di aver raggiunto un risultato alquanto soddisfacente mantenendo fede a quelle che sono le nostre dichiarazione di intenti.

 

Mosè Battocchio

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Presentazione

Per celebrare questi primi cento anni di Radiodiffusione in Italia non ci siamo limitati semplicemente a scorrere cronologicamente gli eventi che condussero a tanto risultato, ma ci siamo dedicati a un’attenta verifica documentale, con una ricerca svolta attraverso le testimonianze sulla molteplicità dei fatti, dei programmi, delle immagini e dei personaggi, confrontando quanto pubblicato dalle più affidabili testate ufficiali. Si è voluto con ciò apportare un significativo contributo all’approfondimento e uno stimolo alla curiosità del lettore.

Queste pubblicazioni (n. 181 e 182 di ARM) non sarebbero state possibili senza il generoso contributo del personale di Antique Radio Magazine, il quale ha messo a disposizione le competenze acquisite in oltre 30 anni di pubblicazione.

Un particolare ringraziamento lo rivolgo ad Alessandro Battocchio, con il quale ho discusso e costruito la struttura della ricerca e al quale sono debitore di numerosi e preziosi suggerimenti.

Mi sia permesso, inoltre, di ringraziare Adriana, che condivide con me il percorso di vita, e che nota spesso, i miei tuffi nella storia e nella approfondita ricerca, sia durante le ore di luce, come nel silenzio della notte.

 

Daniele Raimondi

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