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ARM n. 167 |
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Prezzo:
€12.00
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Pag. 6 PERSONAGGI THOMAS ALVA EDISON di Daniele Raimondi
Pag. 12 CROSLEY MODELLO 51 P di Alessandro Battocchio Pag. 18 GLOBAL GR-711: la saga continua di Aldo Andreani Pag. 24 FNR MODELLO SUPER 5
Pag. 28 VAL HA VISITATO PER VOI BRIONVEGA ASOLO la fabbrica della bellezza Pag. 32 CGE MODELLO ORFEON
Pag. 38 RADIOCURIOSITA' MURPHY MODELLO A24 di Nicky Galletta PAG. 40 PHILIPS MODELLO 2517 “Casaphone” di Antonio Maida PAG. 44 NEL MONDO DI... LOEWE OPTA e la sua Mascotte
PAG. 46 SIARE CROSLEY di Marco Puccini
PAG. 52 WATT RADIO MODELLO BALILLA W di Antonio Maida
PAG. 56 ONDEGGIANDO DAB... la radio oggi! di Salvo Gazzillo
EDITORIALE ARM 167 La radio, una verità italiana! Prendo spunto dall’articolo pubblicato alle pagine 56/60 di questo numero: “DAB... la radio oggi!” di Salvo Gazzillo, per esprimere un appunto, che a mio avviso, credo vada fatto. Il sistema di trasmissione dei segnali a distanza via etere (senza fili), concepito da Guglielmo Marconi e da lui stesso realizzato nel 1895, alla veneranda età di 127 anni dimostra un’incredibile dinamicità nel saper seguire l’evoluzione degli eventi, non soltanto tecnologici ma anche sociali e culturali che in questi anni si sono susseguiti a un ritmo particolarmente incalzante. Cosa ci riserverà nel futuro la nostra tanto cara radio? È una domanda alla quale è molto difficile rispondere. Quel che è certo è che la DAB – DAB+ non si può ritenere un punto di arrivo: l’evoluzione tecnologica non si può fermare, così come non si può fermare la evoluzione dei consumatori. “Chi vivrà vedrà”, recita un vecchio adagio. Quel che sembra certo o che trovo piacevole, è accostare il costante adeguamento della radio, per molte volte data al capolinea, all’antichissima leggenda della fenice, la quale attraverso le svariate civiltà, nelle quali compare, tramonta e si rinnova ed è opportunamente interpretata. Si adegua e risorge. Presso gli egizi era accostata all’immagine del dio sole; una chimera che a seconda delle credenze si concretizzava con il fagiano dorato, con l’ibis, il pavone o per altri ancora con l’airone rosso o cenerino. Il ritorno della Fenice in tutti i casi annunciava un nuovo periodo di ricchezza e fertilità. Come la fenice anche la radio che con il progredire delle ricerche si erge nella sommità delle invenzioni annuncia, probabilmente, l’inizio di una nuova era. I mutamenti che stanno avvenendo in tutti gli ambiti sociali, culturali, economici, religiosi, che in questi tempi sono sotto gli occhi del mondo, sembrano essere soltanto il segnale di una trasformazione di continuità necessaria. “Bisogna che tutto cambi perché nulla cambi”. Ossia: se tutto cambia esteriormente, tutto rimane com’è; se tutto rimane com’è, tutto può cambiare interiormente. È questo il concetto fondamentale espresso nel famoso romanzo “il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che possiamo considerare ancora una verità “Italiana”. Mosè Battocchio
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