Addio al maestro delle Telecomunicazioni

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prof. Franco Soresini


Capita che nella vita s’incontrino persone speciali, persone che il semplicemente frequentarle ti arricchiscono dentro. All’inizio di questa mia avventura “Antique Radio Magazine”, fra le alterne vicende che m’insegnarono il “mestiere”, ebbi la grande fortuna d’incontrare una di queste persone speciali; Franco Soresini. La sua frequentazione, l’incontro con il suo grande sapere, nel mondo delle comunicazioni, i suoi consigli, il suo grande entusiasmo, mi furono una guida unica nell’apprendimento delle conoscenze in questo campo. Posso affermare con orgoglio di essermi sempre sentito onorato della sua amicizia fatta di sentimenti semplici, sinceri. Una grande amicizia che nonostante i mille ostacoli che persone dalla scarsa cervice, hanno saputo inventare per ostacolarla, è continuata inalterata per circa vent’anni.

 

Il prof. Franco Soresini è venuto a mancare all’età di novantuno anni, la notte fra il 2 e il 3 aprile 2012, i funerali sono avvenuti nella chiesa di S. Vittore a Milano (accanto al Museo di Scienza e Tecnica Leonardo Da Vinci) il pomeriggio di giovedì 5 aprile.
Voglio dedicare queste pagine al suo ricordo per commemorarne la vita; una vita dedicata allo studio, alla diffusione della storia delle comunicazioni, e in particolare alla grande eredità che il prof. Franco ci lascia. Quanti volessero oggi incontrarlo ancora, lo troverà negli scritti che ci ha lasciato, infatti, fu autore di molti volumi di fondamentale importanza e di una grande quantità di articoli apparsi sulle più importanti riviste del settore. È stata per me un’esperienza indimenticabile lavorare al suo fianco, per la realizzazione di alcuni di questi volumi che furono poi pubblicati dalla nostra casa Editrice, così come molti dei suoi studi, delle sue ricerche e articoli dal contenuto tecnico-storico pubblicati sulle pagine della rivista “Antique Radio Magazine”. Tutto ciò rappresenta il frutto di una vita, una lezione dalla quale continueranno a trarne immenso beneficio.
Si! Le sue lezioni rimarranno per sempre attuali fra noi.
Quel 5 aprile, abbiamo accompagnato le sue spoglie, ma il suo spirito continuerà a permanere fra noi e a elargire le sue conoscenze.

Accolgo con piacere su questi spazi anche il ricordo accorato che ci invia il sig. Gianni Dino suo grande amico fino alla fine, il quale più fortunato di me è potuto stargli vicino per molti più anni di me e per molto più tempo.

 

Un saluto ad un amico che ci mancherà molto

di Gianni Dino

“Per molti era il prof. Soresini, per gli enti, le associazioni, gli organizzatori di manifestazioni… era l'ing. Franco, ma per noi che abbiamo avuto l'occasione di frequentarlo per molto tempo era l'amico Franco Soresini. Da tutti era conosciuto come un personaggio di grande spessore culturale, sempre disponibile a spendersi disinteressatamente per manifestazioni di ogni genere: dalla radio, al cinema, al meccano, all'arte rurale e tutto quanto profumasse di tecnologico. Fondatore con alcuni pionieri dell'AIRE, ne è stato fin dall’inizio presidente onorario. Profuse a tutti gli appassionati e, a quanti a lui si rivolgevano per attingere consigli e informazioni, tempo e competenze. Frutto del suo inesauribile bagaglio di esperienza, maturata in anni di collaborazione con aziende che operano nel mondo della tecnologia informatica e delle comunicazioni, sia nazionali che internazionali. Con la sua scomparsa viene a mancare, per noi collezionisti di radio d’epoca, il nostro punto di riferimento, la nostra memoria storica, il nostro modo semplice e intelligente di aggiornare e arricchire la nostra passione. Questo è in estrema sintesi il modo semplice di presentare un uomo illustre, che ha fatto della sua passione uno stile di vita ma, credo che non basterebbero tutte le pagine di questa rivista per elencarne le doti umane, di onestà, capacità, di storico e di altruismo che l’hanno contraddistinto durante tutta la sua lunga esistenza. Ciò detto rimarrà un esempio irraggiungibile per tutti noi. Ciao Franco Soresini.
Già ci manchi… immagino quanto ancora ci mancherai.


Ma non posso nemmeno tralasciare il profilo che ne fa, il sig. Fabrizio Dalogli del prof. Franco Soresini che sinteticamente traccia con precisione tappe e date salienti di una vita spesa bene.

 

Addio al maestro delle Telecomunicazioni

di Fabrizio Dalogli

Il prof. Franco Soresini: “Un uomo speciale, eccentrico, spiritoso, scoppiettante, autentico, senza nessun tipo di maschera, generoso con tutti e disinteressato, aveva per il denaro un'elegante noncuranza. Poliedrico, con la purezza del selvaggio nel cuore e la straordinaria genialità del collezionista, fu storico, scrittore, appassionato di telecomunicazioni ed informatica. Questi solo pochi aggettivi utilizzati da chi lo conosceva, da chi ha lavorato e collaborato con lui.

Nasce a Cremona il 25 giugno 1920, Franco Soresini figlio di Paolo, fotografo e poi antiquario con gallerie in via dell'Orso e in via Monte Napoleone, e di Ines Biazzi. La famiglia si trasferì definitivamente a Milano nel 1925, prima in Via Correggio poi in Piazza Piemonte, infine dal 1938 in Piazzale Baracca. Diplomatosi all'Istituto Radiotecnico Aurelio Beltrami di Cremona, vi ritornerà successivamente come insegnante e in seguito preside, si laurea in ingegneria al Politecnico.
Nel 1953 Franco sposa Carla Leoni, disegnatrice di tessuti. Dal matrimonio nacquero i figli Elettra (docente all'Istituto Europeo del Design, si occupa di psicologia della percezione, della forma e del colore), Alessandro e Federico, entrambi grafici. E gli adorati nipoti Costanza, Tancredi, Guglielmo e Francesco.
Tre grandi aziende l'hanno avuto collaboratore tecnico nei settori dei ponti radio e dell’informatica: Magneti Marelli, Olivetti e Honeywell Italia.
Riuscì per decenni ad unire il mondo del lavoro con l'attività didattica, attuando un'opera di divulgazione attraverso la pubblicazione di oltre quaranta libri e svariate decine di articoli su riviste del settore.
Come consulente vantava la cinquantennale collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia «Leonardo da Vinci», di cui Franco era ancora adesso curatore onorario del settore telecomunicazioni: nel 1959 ricostruì la macchina aritmetica, un calcolatore tutto di legno, di Giovanni Poleni, erudito del Settecento. Donò al Museo anche un televisore meccanico del 1930, modello Baird, prototipo realizzato dai fratelli Giovanni e Bruno Fraccaro.
Le sue collaborazioni non si fermano al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia «Leonardo da Vinci», collabora con i principali musei italiani, curando mostre e donando rari primi esemplari di radio, telefoni, volumi sull' informatica. Nella fondazione «Guglielmo Marconi» di Villa Griffone a Pontecchio è accolto il fondo «Franco Soresini».
In quanto eclettico collezionista, Franco, oltre a collezioni di radio e di informatica possedeva anche una collezione di macchine per cucire ed una di utensili per cucinare.
Il 28 dicembre 2006 viene insignito dell’onorificenza di “Ufficiale della Repubblica” da parte del Presidente Giorgio Napolitano per la sua attività in campo storico e culturale.
Nell’ambito della giornata inaugurale della nuova area “Emittenti Radiofoniche” al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano il 20 Marzo 2007 gli viene conferito un riconoscimento speciale per il suo contributo allo sviluppo storico e scientifico del Museo.

Il 3 aprile a Milano, Franco lascia un vuoto, e ci saluta.”


Un saluto accorato anche a nome di tutti quanti ci hanno scritto per dimostrare il loro attaccamento al caro Prof. Franco Soresini, e che per ragioni di spazio non ci è stato possibile nominare ma anche a quanti per mancanza d’informazione non è ancora al corrente della triste scomparsa.


Mosè Battocchio
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